
Rocco Esposito
Ciao Rocco. Presentati ai nostri lettori. Chi sei e di cosa ti occupi?
“Mi chiamo Rocco Esposito, ho 45 anni e sono amministratore di una società edile, ‘Inclassea srl’, che si occupa prevalentemente di ristrutturazioni e costruzioni.
Siamo molto attivi soprattutto sul fronte dell’efficientamento e del risparmio energetico, un tema che negli ultimi anni è diventato di grandissima attualità, a maggior ragione dopo l’annuncio dell’introduzione del Superbonus, che sicuramente offrirà tante belle opportunità e incentivi a chi desidera riqualificare la propria abitazione”.
Cosa ti ha spinto ad aprire la partita Iva?
“Diciamo che in un certo senso è stata quasi una scelta obbligata.
In passato ho lavorato come responsabile tecnico e quadro per un’impresa campana in Umbria nel post sisma del 2007 con un fatturato di circa 5 milioni di euro solo in questa Regione.
Nel 2008, a seguito della grande crisi del mondo dell’edilizia, figure come la mia hanno vissuto un periodo di difficoltà.
Così mi sono trovato di fronte a un bivio: da una parte continuare a cercare lavoro, dall’altra mettermi in gioco ed aprire un’impresa più in linea con quelle che erano le mie corde.
Ho scelto la seconda e, a distanza di anni, la ritengo una scelta giusta”.
Com’è cambiata la tua attività negli ultimi anni?
“Il mercato edilizio è in evoluzione costante.
Nel tempo noi abbiamo cercato di adeguarci rapidamente ai vari cambiamenti e continuiamo a farlo ancora oggi. Un aspetto su cui ho investito molto è stato sicuramente lo snellimento della struttura.
C’è stato un ridimensionamento che comunque ci ha permesso di offrire risposte più agili e confacenti ai nuovi standard”.
Quali sono le difficoltà maggiori che incontri nel tuo lavoro?
“La burocrazia è senza dubbio il primo ostacolo di noi imprese.
Non è facile districarsi in quel mare di leggi e regolamenti che a volte si contraddicono l’una l’altro.
Poi c’è il discorso delle tasse.
Un operaio edile ha costi maggiori rispetto ad un collega che lavora in un altro settore e questo naturalmente è un freno al tema delle nuove assunzioni”.
Cosa ne pensi delle relazioni in ambito professionale?
“Sono da sempre una persona molto aperta e predisposta alla creazione di relazioni.
BNI, in questo senso, mi ha aiutato tantissimo, perché mi ha permesso di migliorare quegli aspetti del mio carattere e del mio modus operandi che in qualche modo potevano essere d’ostacolo alla nascita di sinergie”.
Ti è mai capitato di rimanere deluso da qualche relazione professionale?
“Certamente.
Come nella vita, a volte capita che le cose non vadano per il verso sperato. In genere, almeno nel mio settore, quando i soldi girano, allora anche le relazioni funzionano bene.
Quando iniziano i momenti di crisi, ecco che pue le relazioni cominciano a sfaldarsi.
L’importante, comunque, è ricavare sempre un insegnamento positivo da qualsiasi situazione”.
Qual è la tua ricetta per coltivare le relazioni professionali?
“Gli ingredienti principali a mio modo di vedere sono senza dubbio serietà e affidabilità”.
Rocco Esposito
#networkingprofessionale #
#piùaffarimenotempo #
Vivo in Romagna da oltre 20 anni, ma sono nata in Toscana nel novembre del 1978 in una semplice casa in campagna dove un babbo marchigiano e una mamma umbra mi hanno trasmesso, prima di tutto, la cultura del lavoro duro e del perseverare sempre!
Ho sempre pensato di essere diversa proprio per questa passione per fare, lavorare, imparare facendo.
Lavorare per me è sempre stato sinonimo di “libertà e crescita”.
Libertà con la L maiuscola, sia in senso economico che di movimento.
Ero quella sempre “fuori da qualche gruppo” perché studiavo e lavoravo; viaggiavo e cercavo di crescere cogliendo le opportunità che mi proponevano i professori e che, non contenta, mi cercavo anche da sola!
Non è stato semplice arrivarci…
Da figlia di “stranieri” in terra di Toscana, in un paesino sotto i mille abitanti, ho imparato presto che le differenze sociali si riflettono in antagonismi e lotte di potere per le piccole cose.
Differenze che, in terza media, portarono l’insegnante di italiano (dalle mie parti, colei che dava le sentenze assolute) a conferire con mia mamma, che di lei ha sempre avuto un rispetto religioso, per convincerla che era inutile mandarmi alle superiori.
Ma come?
Anche io, come gli altri, meritavo di poter studiare…
Come fare a convincere i miei genitori che la professoressa si sbagliava?
Ecco che nella mia mente arriva il primo vero slancio di problem solving: perché non frequentare una scuola che mi faccia anche lavorare mentre studio, così sono indipendente?
La mia prima vera e dura trattativa di persuasione mi ha visto portare a casa il risultato!
Studiare ha sempre rappresentato una futura opportunità per andare via da una terra di piccole guerre feudali… e quale migliore possibilità del turismo?
E così, tra una borsa di studio (la prima della Fidapa per meriti scolastici) e opportunità riservate ai migliori (come le rappresentanze d’istituto all’estero), il bruco si è trasformato in farfalla…
A 17 anni ho deciso che era arrivato il tempo di sognare alto e di puntare alle strutture turistiche top della Riviera Romagnola e quindi ho chiamato un’agenzia per il lavoro per trovare un albergo da 4 stelle in su in cui lavorare.
Dopo tanti anni nel mondo turistico, ho imparato il valore del servizio e del fare tutto per il sorriso del cliente entrando in empatia, mettendomi nei panni dell’altro per capire come rendere migliore ogni volta l’esperienza insieme, di vita e di lavoro.
Un nuovo ciclo è iniziato nel 2004. Dopo la laurea in Economia del Turismo, ho iniziato il mio percorso professionale nel mondo assicurativo-finanziario, dove mi hanno messa davanti tante nuove sfide, stimolando in me una passione rinnovata per l’esplorazione, la curiosità analitica su come poter arrivare all’eccellenza e su come fare qualcosa di diverso dai concorrenti e soprattutto coltivare relazioni durevoli.
Da dare valore ai numeri ed ai risultati individuali, tipicità del mondo dei soldi, nel tempo ho compreso nuovamente come sono i piccoli gesti a rassicurare e sostenere le scelte di chi affidava la propria tranquillità e il futuro dell’azienda e della famiglia nelle mie mani.
Pensandoci bene era proprio la fiducia verso di me a convincerli ad accettare di fare qualcosa, nonostante l’incertezza del risultato ed i timori di un settore “industriale” poco umano.
L’economia competitiva insegna ai venditori e ai consulenti a “spremere” i propri contatti e clienti. Io invece ho trasformato i miei clienti in puntino di una fitta rete, resa solida e stabile da loro stessi.
Lavorare per Generali Assicurazioni, poi Generali Italia (Spa) è stato un periodo importante per toccare con mano che il successo si crea e si distrugge se non ha solide basi umane, per capire ancora una volta che i clienti sono persone fatte di emozioni e paure e che la credibilità è un elemento da costruire e coltivare ogni giorno, che si può dimostrare valore e conquistare la fiducia in tempi rapidi con coerenza e affidabilità.
Investire anni nel supportare la crescita di imprenditori e professionisti, in Romagna e non solo, mi ha donato la più grande sfida da affrontare: capire che c’è un perché dietro ogni emozione provata e ogni comportamento, dietro ogni risultato raggiunto e mancato.
L’affinità emotiva e la cura delle relazioni umane prima che professionali sono oggi per me un punto fermo da condividere per creare le condizioni di una svolta economica in termini collaborativi e per creare quell’ambiente potenziante dove le idee di valore circolino e creino una nuova cultura.
La volontà di creare ogni giorno un piccolo impatto per l’evoluzione comune della mia rete mi dà fuoco ed entusiasmo per dare continuo supporto e creare connessioni sempre di maggior valore.
Sono sempre alla ricerca di nuova cultura da trasmettere e di nuovi modi per fare meglio e prima, convinta che sia fondamentale rimanere in continuo cambiamento per creare l’evoluzione, piuttosto che subirla.
Credo fermamente nel valore dell’essere umano, del suo potenziale inespresso e del fuoco latente che ha nascosto dentro. Ogni giorno studio e osservo le dinamiche per poter aiutare gli altri a vederlo in sé e liberarlo per metterlo nel proprio universo familiare e professionale.
Combatto ogni giorno per portare le organizzazioni a comprendere che fuori da un contesto fatto di connessioni umane e di persone la vulnerabilità diventa letale e al primo soffio di vento ogni costrutto, ogni certezza, ogni solida realtà va in frantumi e spesso è difficile rialzarsi quando la resilienza è stata mal allenata.
Oggi posso dire che “creo connessioni e mi formo per migliorare sempre” in ottica di relazioni, di esaltazione della parte positiva del rischio imprenditoriale, della resilienza aziendale come elemento per essere consapevoli e crescere prima e meglio.
Dal 2016 sono, infatti, imprenditrice su vari fronti e ad oggi ho creato 2 società e sono presidente di un Ente del Terzo settore (Resilienza Territoriale) che crea borse di Studio e piani formativi per imprenditori Romagnoli. Grazie a questa realtà è nato l’incubatore PEREVOLVERE in Rete, che nel 2019 erogherà ore formative per un totale di 206.000 euro di borse di studio.
Insieme ai miei soci ed a tutte le numerose persone che condividono i miei valori e obiettivi, ispiro inoltre le persone intorno a me e diffondo idee stimolanti:
• Sotto il profilo BUSINESS con l’evento Business Tasting 2.0, la cui terza edizione sarà a Giugno 2019;
• Sotto il profilo UMANO con il brand internazionale TEDx, per il quale ho curato la prima edizione di TEDxCoriano andata in scena a Giugno 2018.
Infine, voglio confessarti qualcosa che nessuno sa di me…
Credo fermamente che la Fiducia ci sia se viene data, che il Valore ci sia se viene costruito insieme, che la Crescita avvenga quando il motore viene acceso.
Il mio motore ?
IL CUORE.
Per favore NON dirlo a nessuno!
Siamo un grande insieme di emozioni, valori, capacità e talenti e imparare a migliorarle e scambiarle trasforma un insieme di persone in una squadra vibrante di passione, crescita condivisa e generatore di valore per il singolo, il team, l’azienda e il tessuto sociale che ci circonda.
Attraverso la cultura della fiducia, giorno per giorno, mi adopero per creare le condizioni per trasformare il “duro lavoro del singolo” nel “gioco della ricerca dell’eccellenza della squadra”.
• 6 borse di studio ottenute per merito;
• 1 laurea in Economia Turismo;
• 1 Master in Risk Management;
• 1 Master in Marketing Strategico
• 1 certif.internaz. in Marketing Relazionale;
Lavoro in regola dal 1992 (26 anni):
• 10 anni nel settore turistico;
• 14 anni nel mondo assicurativo per Generali;
• 121.894 ore lavorate a soli 40 anni di età – l’equivalente di 67 anni di lavoro di un dipendente a 8 ore e di 48 anni di un imprenditore a 12 ore al giorno;
• 1.234 ore di formazione extra scolastica;
• 16.234 ore di consulenza dal 2004;
• 4 Premi ricevuti da Generali Spa per risultati di Vendite;
• 18.600 appuntamenti commerciali certificati.